Restauri

Gli ultimi interventi di restauro e manutenzione della Porta S. Sebastiano, risalgono al 1999 e rientrano nel programma generale di riqualificazione delle Mura urbane, attuato dal Comune di Roma in vista del grande Giubileo del 2000. Il progetto prevedeva lavori sia all’esterno del monumento, sia all’interno e cioè negli ambienti adibiti a sale espositive del Museo delle Mura.

Restauri lungo la cinta muraria

Il restauro vero e proprio delle superfici esterne in laterizio, tufo e marmo è stato preceduto, come sempre, da un accurato trattamento di diserbo della vegetazione infestante con specifici prodotti, fra cui anche biocidi per l’eliminazione di alghe, muffe e microrganismi. E’ seguita poi una pulitura delle cortine laterizie con acqua a bassa pressione, per rimuovere depositi nerastri e incrostazioni incoerenti derivati dall’inquinamento atmosferico. La pulizia dei bastioni marmorei, invece, ha richiesto un lavoro più accurato con l’installazione di un impianto di nebulizzazione di acqua, per poter togliere le tenaci croste nere, specialmente nel sottarco, preservando però gli strati di patina ocracea ad ossalati riconosciuta come un aspetto della vita del monumento.
Il restauro è stato particolarmente delicato in quanto si è operato su un monumento di composizione eterogenea, sia per la varietà dei materiali, sia per la diversità dei tempi di realizzazione.
Tutti i paramenti murari esterni presentavano uno stato di notevole degrado dovuto alla decoesione delle malte e all’erosione dei materiali costituenti il conglomerato interno, situazione che aveva causato il distacco e la caduta di vari frammenti. Le operazioni volte al consolidamento della struttura hanno incluso l’immissione, nelle intercapedini e lungo le fessurazioni, di malte idrauliche e grassello di calce miscelate con inclusi di varia granulometria e colorazione, per accordarsi al contesto circostante. Per quanto riguarda il reintegro di lacune nella muratura, secondo il criterio di salvaguardare al massimo l’esistente, si è deciso di intervenire solo nei casi di effettiva necessità in relazione alla profondità ed estensione della mancanza, e a conseguenti problemi di staticità. In relazione a questi ultimi si è anche provveduto alla revisione sia dei tiranti metallici (catene) collocati nel corso di precedenti restauri, sia di tutte le merlature che coronano le terrazze, delle torri e del corpo centrale sopra l’arco.

Con l’occasione è stata resa accessibile al pubblico, in sicurezza, la terrazza della torre ovest sulla quale è stata collocata una ringhiera a norma ed un gabbiotto di metallo e plexiglas con chiusura ermetica a protezione dell’uscita, a cui si accede dal basso attraverso una scala a chiocciola, gli stessi lavori sono stati fatti nell’altra torre. All’interno del Museo sono stati rifatti gli infissi delle finestre, alcuni davanzali, i servizi igienici, l’impianto elettrico e ritinteggiate le pareti di alcune sale.